La nostra azienda vista dall’interno. Ne abbiamo parlato con Jessica Vergani, Responsabile del Back Office di Solarplay. Insieme, abbiamo analizzato le pillole della sostenibilità, declinate sulle lettere che compongono il nome della nostra azienda, partendo proprio dalla “S” di Solarplay.
Un viaggio all’interno di valori e obiettivi condivisi dalla nostra realtà.
Andiamo dritti alla prima domanda: Jessica, vuoi raccontarci quale valore assume per te la “S” di Solarplay?
Al primo posto metto sempre il Sorriso, importantissimo per me. Basti pensare che sulla mia scrivania, espongo in bella vista il “Premio Sorriso” che mi è stato assegnato da Solarplay. Secondo me, il premio più bello, anche rispetto al dipendente dell’anno o ad altri premi.
Ma anche “S” di Sole, Solare. E ancora, Sorpresa, perché qui, in Solarplay è sempre una continua sorpresa, per quello che siamo riusciti a fare e per quello che faremo in futuro.
Una Scoperta continua. Un Sogno che si è realizzato.
E poi, come non citare la “S” di Superbonus, la misura governativa che sta dando un grande impulso all’efficientamento energetico nel nostro Paese.
E infine, Successo, perché Solarplay aiuta le persone ad averne e le persone di Solarplay portano l’azienda al successo. Perché insieme si vince!
Cosa fa Solarplay per portare questi concetti fuori dall’azienda, oltre lo stesso Core Business?
Moltissimo. In realtà, l’altra parola che avevo pensato è proprio Sociale, nel senso di Social Responsibility: quelle politiche, pratiche e comportamenti adottati dalla nostra azienda a favore della comunità in cui operiamo e nel mondo.
Per sviluppare il concetto di Social Responsibility ci siamo appoggiati a LoL – Liter of Light. Insieme a loro, già dal 2017, stiamo portando avanti i nostri progetti sociali in Africa, portando la luce dove non c’era illuminazione.
Un modo per applicare realmente questi concetti. Perché è bello parlare di sostenibilità, però, se non fai nulla nell’atto pratico, a che serve?
Forse, diamo per scontato l’aver portato le Street light in Africa, ma quello che stiamo facendo è veramente importantissimo. Abbiamo portato Sorrisi, Socialità grazie a questi interventi. Abbiamo dato la possibilità a tantissime famiglie, a tantissime mamme di vedere i sorrisi dei propri figli anche dopo l’ora del tramonto.
Puoi spiegarci cosa sta facendo Solarplay nell’atto pratico per realizzare tutti questi concetti, anche all’interno delle proprie sedi?
Abbiamo messo e continuiamo a mettere in pratica azioni rivolte al raggiungimento di un obiettivo importante ed ambizioso: con Solarplay vogliamo arrivare ad “Emissioni Zero” entro il 2030 in tutte le nostre attività, attraverso azioni concrete come ad esempio l’approccio plastic free che abbiamo diffuso in tutte le nostre sedi, ma anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e tutto un insieme di azioni rivolte allo scopo.
Così, oltre che andare in Africa con LoL, che è un gesto assolutamente importante, stiamo lavorando per far capire a chi lavora in Solarplay che i piccoli gesti che tutti possiamo compiere, fanno la differenza.
Un po’ come il cosiddetto “effetto farfalla”, cioè le piccole perturbazioni di una singola farfalla che sbattono le ali hanno il potere di innescare una serie di eventi crescenti che possono portare alla formazione di un uragano da un’altra parte del mondo.
Si cominciano a vedere i primi risultati di tutte queste azioni?
È aumentata certamente la consapevolezza e l’attenzione alle piccole cose, ad esempio, la luce del bagno prima era sempre accesa, adesso invece stiamo molto attenti a spegnerla e se invece capita di trovarla accesa, chi la vede la spegne subito. Così, attraverso numerosi piccoli gesti quotidiani, stiamo mettendo in pratica il concetto di Sostenibilità.
Documentari, programmi televisivi, cartelli in giro ci hanno raccontato l’omino che andava in Amazzonia, si legava davanti a un albero per impedire che venisse tagliato. Adesso, invece, c’è proprio un concetto evoluto: tutti possiamo fare la nostra parte, tutti possiamo fare la differenza nella vita di ogni giorno.
A tuo avviso, cos’altro si potrebbe fare?
Sarebbe bellissimo portare il Sole nelle Scuole, facendo capire anche ai nostri bambini l’importanza di quello che facciamo con Solarplay, ad esempio spiegando come funziona un impianto, mostrando loro un pannello. Facendone capire l’importanza.
A casa nostra, ad esempio, abbiamo installato da poco l’impianto fotovoltaico e mio figlio, Mattia, che ha sei anni, mi ha chiesto cosa fosse, gli ho spiegato davvero in poche parole che abbiamo deciso di utilizzare l’energia del sole perché non inquina, così facciamo del bene al pianeta e nel frattempo risparmiamo. Quanti pannelli avrà visto in giro? Migliaia, ma non ci aveva fatto caso. La nostra scelta, quindi, ha stimolato la sua curiosità. Quindi si è reso conto che si può fare qualcosa.
In questa direzione, le scuole sono importantissime. Ma anche le Università con cui Solarplay ha già collaborato in passato, come nel caso delle borse di studio che abbiamo destinato a studenti universitari del Politecnico di Torino per seguire i nostri progetti in Africa. E ancora, potremmo farci da promotori di tesi di laurea sperimentali, idee e progetti innovativi.
Jessica è arrivata in azienda nel 2017, tra le prime dipendenti di Solarplay, sta vedendo crescere la realtà di giorno in giorno. Le abbiamo chiesto dove si immagina nel suo futuro lavorativo.
Sicuramente in Solarplay, sono una persona ambiziosa, voglio stare seduta sempre di fianco del nostro Manager Manuele Solazzo, con i soci, con le persone che fanno già parte di questa squadra e quelle che arriveranno. A fare cosa? Quello che servirà per rendere sempre più grande Solarplay.
Come immagini Solarplay nel futuro?
Facciamo la differenza, continueremo a farla. Immagino che non ci sarà più carta sulle nostre scrivanie. Da questo ultimo punto di vista è già stato fatto un grande lavoro. Già prima della pandemia eravamo andati verso la digitalizzazione con i nostri sistemi. Abbiamo smesso, infatti, di stampare i nostri contatti che ora vengono firmati direttamente in digitale.
Basti pensare che un solo contratto è costituito da oltre 20 pagine, senza contare gli allegati. Abbiamo inquinato, abbiamo deforestato in passato. Ma sono orgogliosa di poter dire che abbiamo piantato i nostri semi e che adesso le piantine stanno crescendo.
E in ultimo, come immagini il futuro del pianeta?
Se devo pensare al futuro del Pianeta, mi vengono in mente quelle piccole azioni di cui si parlava prima. Se in azienda chiudo acqua, luce, vuoi che non lo faccio a casa mia? Che non capisco l’importanza? Se riuscissimo come Solarplay a istruire chi lavora con noi, chi lavora con noi lo fa a casa, a casa poi potranno parlarne con i bambini, che a loro volta ne parleranno a scuola.
Ne parliamo sui giornali, sui social. Una macchia d’olio che si allarga e si allarga sempre di più, così il nostro Pianeta si potrà salvare.
Sono convinta che anche grazie al nostro contributo, il pianeta sarà un posto migliore.