Installare un impianto fotovoltaico risulta essere sempre più vantaggioso, anche economicamente. A concorrere all’abbassamento dei prezzi due fattori: la concorrenza nel libero mercato, dove le moderne tecnologie porteranno a una maggiore efficienza ed efficacia, e gli incentivi statali. Partiamo dalle innovazioni tecnologiche. L’invenzione degli accumulatori al litio, ad esempio, ha messo in moto tutta una serie di aggiornamenti da parte delle aziende concorrenti. Da una parte queste saranno costrette a reinvestire sul rapporto qualità/prezzo dei loro prodotti; dall’altra, a tutto vantaggio dell’utente finale, saranno portate ad abbassare i prezzi di mercato. Previsto quindi un ulteriore abbassamento dei prezzi per la struttura “fisica” dei pannelli solari.
Impianto fotovoltaico e gli incentivi statali
Quali sono le novità per questo 2018? Essenzialmente due.
- La prima è che è stato confermato anche per il 2018 il doppio risparmio presente già nel 2017. In parole povere, se installi il tuo impianto rinnovabile entro il 2017 sei sicuro di ottenere benefici economici importanti come il bonus fiscale del 50%.
- La seconda è che se a questo bonus inserisci altri interventi di efficienza energetica come i pannelli radianti per il riscaldamento, allora il bonus fiscale sale al 65%. Cambia, come vedremo, il modo di ottenere questa “somma”, ma in pratica più della metà dei costi di installazione viene pagata dallo Stato in circa 10 anni.
Ecobonus 2018
Come detto, sono stati prorogati anche per il 2018 gli incentivi statali per installare un impianto fotovoltaico. In base alla Legge di Bilancio, sarà attivato il Fondo di garanzia per l’efficienza energetica: 50 milioni di euro che mettono in moto fino a 600 milioni di euro di lavori per la ristrutturazione edilizia. Si tratta di garanzie su eventuali finanziamenti concessi da istituti di credito per lavori di efficientamento energetico. In particolare saranno però sostenuti, grazie all’ecobonus che resterà in vigore fino al 2021, lavori come interventi su:
- finestre e schermature,
- caldaie a biomasse,
- caldaie a condensazione.
Lo sconto sarà però applicato in maniera diversa: detrazione al 50% anziché al 65%, che invece è estesa alla rimozione dell’amianto.