Il 24 gennaio scorso è entrato in vigore il decreto che promuove la creazione e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dell’autoconsumo diffuso in Italia.
Le CER rappresentano una nuova frontiera nell’ambito delle energie sostenibili, coinvolgendo singoli cittadini, famiglie, imprese e enti locali nell’autoproduzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili.
Incaricato di gestire gli incentivi e fornire supporto alle CER durante il processo di costituzione e operatività è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Qui tutte le info: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo.
Unitevi a Solarplay per creare la vostra Comunità Energetica Rinnovabile (CER). Siamo qui per guidarvi e sostenervi lungo tutto il percorso!
Ecco una guida esaustiva su tutto ciò che c’è da sapere sulle CER, secondo le direttive del GSE!
Come si costituisce una CER
- Cos’è una CER?
Una CER è un’associazione di cittadini, imprese, enti locali e altri soggetti che condividono l’energia rinnovabile prodotta da impianti locali.
- Obiettivo delle CER
Fornire benefici ambientali, economici e sociali attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.
- Vantaggi per il Paese
Contribuiscono alla diffusione delle rinnovabili, alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’indipendenza energetica.
- Costituzione della CER
Identificare aree per gli impianti e gli utenti, costituire legalmente l’associazione.
- Partecipazione delle grandi imprese
Le grandi imprese non possono farne parte direttamente ma possono essere parte di gruppi di autoconsumatori.
- Vincoli sulla fornitura di energia
I membri mantengono i diritti di clienti finali e possono uscire dalla CER secondo le regole statutarie.
- Chi può farne parte?
Qualsiasi produttore o consumatore di energia rinnovabile può partecipare.
- Tipologie di impianti inclusi
Tutti gli impianti alimentati da fonti rinnovabili possono far parte di una CER.
- Requisiti degli impianti
Potenza massima non superiore a 1 MW.
- Vincolo geografico
Produttori e consumatori devono essere nella stessa area geografica.
- Verifica del vincolo geografico
Attraverso la mappa interattiva delle cabine primarie sul sito del GSE. Link: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie.
- Incentivi statali
Tariffa incentivante e contributo in conto capitale per impianti in Comuni con meno di 5.000 abitanti.
Gli incentivi nel dettaglio
Il decreto introduce due modalità principali per incentivare le CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per impianti realizzati nei comuni con meno di cinquemila abitanti e una tariffa incentivante per l’energia rinnovabile prodotta e condivisa dai membri delle Comunità. Queste misure mirano allo sviluppo di cinque gigawatt di capacità produttiva da fonti rinnovabili.
Contributo a fondo perduto
L’incentivo è riservato esclusivamente agli investitori in impianti di energia rinnovabile con una potenza massima di 1 MW, che fanno parte di Comunità Energetiche e situati in Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 residenti. Questo contributo copre il 40% dei costi di installazione di tali impianti, ma entro determinati limiti:
· 1.500 euro/kW per impianti con potenza fino a 20 kW;
· 1.200 euro/kW per impianti con potenza tra i 20 kW e i 200 kW;
· 1.100 euro/kW per impianti con potenza tra i 200 kW e i 600 kW;
· 1.050 euro/kW per impianti con potenza tra i 600 kW e i 1.000 kW.
Tariffa Incentivante
La tariffa incentivante varia in funzione della capacità dell’impianto, che può essere minore di 200 kWp, tra 200 e 600 kWp, o maggiore di 600 kWp, ed è costituita da una parte fissa, che dipende dalla potenza dell’impianto (vedi tabella sotto) e da un importo variabile che cambia in base al prezzo zonale.
Potenza impianto | Tariffa incentivante |
potenza < 200 kW | 80€/MWh + (0:40 €/MWh) |
200 kW < potenza < 600 kW | 70€/MWh + (0:40 €/MWh) |
potenza > 600 kW | 60€/MWh + (0:40 €/MWh) |
Viene inoltre applicato un extra basato sulla posizione geografica dell’impianto, con un incremento di 4 euro per MWh nelle regioni centrali (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo) e di 10 euro per MWh in quelle settentrionali (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto). La potenza degli impianti finanziabile è pari a cinque Gigawatt complessivi, con un termine ultimo fissato alla fine del 2027.
Manuele Solazzo, General Manager di Solarplay, sottolinea l’importanza cruciale delle Comunità Energetiche Rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso per il processo di transizione energetica in Italia:
“Attraverso questo decreto, ci avviciniamo sempre di più agli obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili anche in Italia, garantendo una maggiore sicurezza energetica e compiendo un significativo passo avanti verso la salvaguardia ambientale”.
Manuele Solazzo, General Manager di Solarplay
Per supportare le persone e le imprese nel processo di creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), il GSE offrirà una serie di risorse e supporti dedicati sul proprio sito web. Attualmente, è già disponibile una sezione FAQ https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/le-comunita-energetiche-rinnovabili-in-pillole che fornisce risposte ai dubbi più comuni e offre indicazioni iniziali. Inoltre, presto sarà introdotto un simulatore che consentirà di valutare sia gli aspetti energetici che quelli economici dei progetti. In aggiunta, è attiva una mappa interattiva che mostra la posizione delle cabine primarie su tutto il territorio nazionale https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie.
Vuoi creare o aderire a una Comunità Energetica Rinnovabile o desideri approfondire ulteriormente l’argomento? Rivolgiti agli esperti di Solarplay per ricevere consulenza e supporto personalizzati. Insieme possiamo contribuire attivamente alla transizione energetica e alla diffusione delle fonti rinnovabili.
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