Piano operativo di sicurezza
Sicurezza sul lavoro: cos’è il POS per i cantieri
Il POS è un documento obbligatorio previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.lgs 81/2008) per tutte le imprese che operano all’interno di un cantiere, siano esse appaltatrici o subappaltatrici, che migliora di fatto la sicurezza sul lavoro.
Tutte le imprese esecutrici sono tenute a redigere il POS prima ancora di iniziare le attività operative in un cantiere.
Va sottolineato che per ogni cantiere, dovrà essere redatto un Piano Operativo di Sicurezza. Inoltre, qualora fossero presenti più imprese, sarà necessario un POS per ciascuna azienda.
I rispettivi POS dovranno quindi essere coerenti con il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore Sicurezza Progettazione (CSP).
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Piano operativo di sicurezza: quando è obbligatorio?
A differenza del PSC, il POS è sempre obbligatorio, tranne in un solo caso specifico:
- quando si tratta di lavoratori autonomi: essi, in quanto categoria che esercita la propria attività senza alcuna subordinazione e in maniera autonoma, non rientrano nella fattispecie prevista dall’art. 17 comma 1 lettera A, che stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici. Ad ogni modo, restano obbligati a fornire tutte le informazioni relative ai rischi specifici della loro attività che potrebbero generare interferenza alle altre imprese coinvolte (art. 26 D.lgs 81/2008).
Quali argomenti deve trattare il Piano operativo di sicurezza
Il documento riporta la valutazione dei rischi delle singole attività svolte all’interno del cantiere e quindi:
- La valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i lavoratori dell’impresa;
- Le misure di prevenzione e protezione da adottare per eliminare o contenere al massimo il rischio;
- L’organizzazione della sicurezza dell’impresa (lavorazioni, macchine, attrezzature, ecc).
Sono previste multe o sanzioni per la mancata o incompleta elaborazione del POS?
La risposta è ovviamente affermativa. Sono previste, infatti, pesanti sanzioni per chi non rispetta gli obblighi imposti dalla normativa vigente fino ad arrivare alla sospensione dell’attività.
In particolare, le sanzioni previste sono:
- Arresto da tre a sei mesi o ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro, per la mancata elaborazione del POS;
- Se la violazione è commessa in cantieri temporanei o mobili in cui l’impresa svolga lavorazioni in presenza di rischi particolari, individuati in base all’allegato XI: arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 2.457,02 a 9.828,05 euro;
- Se il piano operativo di sicurezza è redatto in assenza di uno o più degli elementi di cui all’allegato XV: ammenda da 2.457,02 a 4.914,03 euro.
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