In questo articolo esploreremo il rapporto vincente tra Industria 5.0 e fotovoltaico, analizzando i vantaggi concreti che questa tecnologia rinnovabile può apportare al settore industriale in termini di efficienza energetica, risparmio sui costi, riduzione dell’impatto ambientale e aumento dell’autonomia energetica. Inoltre, approfondiremo le opportunità offerte dal Piano Transizione 5.0, illustrando i benefici a cui possono accedere le imprese che investono in tecnologie innovative e sostenibili.
COS’È INDUSTRIA 5.0
L’Industria 5.0, l’evoluzione più recente del concetto di Industria 4.0, rappresenta un cambiamento importante che coniuga innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità.
L’obiettivo di Industria 5.0 è creare un ecosistema lavorativo innovativo, efficiente e sostenibile, dove persone e tecnologie collaborano in sinergia, sfruttando i tre pilastri fondamentali su cui Industria 5.0 si basa: l’approccio human-centric, la sostenibilità e la robustezza nella produzione industriale e nelle infrastrutture critiche.
Il Governo, tramite il Piano transizione 5.0, vuole dare un’opportunità unica alle imprese italiane di innovarsi e crescere per diventare più competitive sul mercato globale.
Con un budget di 13 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano mira a sostenere le imprese che investono nell’innovazione tecnologica, digitalizzazione e green economy, per trasformare il settore industriale italiano verso un modello efficiente, sostenibile e competitivo.
Il Piano Transizione 5.0 funge da catalizzatore per la diffusione dell’Industria 5.0 in Italia, offrendo alle imprese le risorse e il supporto necessari per abbracciare questo nuovo paradigma e coglierne i benefici.
In questo scenario, il fotovoltaico gioca un ruolo fondamentale come fonte di energia rinnovabile e pulita, in grado di alimentare i processi produttivi e contribuire alla sostenibilità nel settore industriale. L’integrazione del fotovoltaico nell’Industria 5.0 non solo permette di ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, ma offre anche una serie di vantaggi concreti alle aziende, tra cui riduzione dei costi energetici, l’adozione di tecnologie intelligenti per il monitoraggio dei consumi energetici e l’aumento dell’autonomia energetica.
Il fotovoltaico quindi può essere integrato nei processi dell’industria 5.0 in diversi modi, come ad esempio nell’alimentazione di impianti macchinari, nell’illuminazione e climatizzazione degli stabilimenti e nella ricarica dei veicoli elettrici.
CHI PUÒ ACCEDERE AI BENEFICI
Per accedere all’incentivo occorre che si verifichino le seguenti condizioni:
- Effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti dal piano Transizione 4.0. Anche in questo caso si prevede che i beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
- Questi beni devono essere inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici
- La riduzione dei consumi deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale oppure ad almeno il 5% dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.
Secondo l’articolo 36 del Decreto Legge che “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza” (decreto PNRR) approvato il 26 febbraio 2024 del Governo, il Piano Transizione 5.0 è dedicato a tutte le imprese che effettuino “nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici”, senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale.
Gli incentivi del Piano Transizione 5.0 variano in base alla dimensione dell’impianto e alla percentuale di risparmio energetico conseguito. Inoltre, il piano prevede anche misure di semplificazione amministrativa e procedurale per facilitare l’accesso alle agevolazioni.
QUALI SONO I BENI STRUMENTALI INCENTIVATI
Il Piano Transizione 5.0 incentiva un’ampia gamma di beni strumentali materiali e immateriali, tra cui robot industriali, macchine a controllo numerico (CNC), sistemi di automazione e robotica, sistemi di realtà aumentata e virtuale, software di gestione della produzione, piattaforme IoT (Internet of Things), sistemi di monitoraggio energetico e impianti fotovoltaici.
QUALI SONO LE ALIQUOTE DEL CREDITO D’IMPOSTA E GLI ONERI DOCUMENTALI
Le aliquote del credito d’imposta variano in base alla percentuale di risparmio energetico conseguito dall’investimento:
- 35% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
- 5% per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.
Il credito d’imposta si usa con le consuete modalità, cioè esclusivamente in compensazione tramite F24 presentato nel canale dei servizi telematici offerti dall’Agenzia delle entrate. Il credito d’imposta “non può formare oggetto di cessione o trasferimento neanche all’interno del consolidato fiscale”. L’avvio della fruizione non potrà in nessun caso superare la data del 31 dicembre 2025.
Le imprese dovranno produrre prima (ex ante) e dopo (ex post) aver effettuato l’investimento:
- una certificazione ex ante
- una comunicazione ex ante al GSE
- una certificazione ex post
- una comunicazione ex post al GSE.
La certificazione ex ante deve attestare la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni strumentali (beni materiali e immateriali, non quindi la parte dell’autoproduzione e autoconsumo). La certificazione ex post deve invece attestare l’effettiva realizzazione di quegli investimenti.
I BENEFICI SPECIFICI DEL FOTOVOLTAICO NELL’INDUSTRIA 5.0
L’integrazione del fotovoltaico nell’Industria 5.0 offre una serie di vantaggi concreti alle aziende:
- Riduzione dei costi energetici: L’autoproduzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici permette di ridurre significativamente la dipendenza dalle reti elettriche tradizionali, con un conseguente risparmio sui costi energetici.
- Incremento dell’efficienza energetica: L’Industria 5.0 favorisce l’adozione di tecnologie intelligenti per il monitoraggio e la gestione dei consumi energetici. I dati raccolti da questi sistemi possono essere utilizzati per ottimizzare i processi produttivi e ridurre ulteriormente gli sprechi energetici. L’abbinamento con il fotovoltaico massimizza l’efficienza energetica complessiva, contribuendo a un utilizzo più consapevole delle risorse.
- Miglioramento dell’impatto ambientale: L’utilizzo di energia solare permette di ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla tutela dell’ambiente.
L’adozione del fotovoltaico nell’Industria 5.0 non solo contribuisce alla sostenibilità del settore industriale, ma rappresenta anche un fattore chiave per il miglioramento della competitività delle aziende e per la costruzione di un futuro più verde e resiliente.
Il Piano Transizione 5.0 è ancora in fase di sviluppo e perfezionamento, pertanto, questo articolo verrà aggiornato tempestivamente con le ultime informazioni che riguardano questo argomento. Continua a seguirci per rimanere sempre informato.
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